Le rappresentazioni Cham del Bhutan
sono diventate giustamente celebri nel mondo; ognuna ha
caratteristiche proprie, a volte molto specifiche, dalle formali ed
elaborate celebrazioni dei grandi Dzong agli incontri di tono rurale,
ma sempre nell’ambito di uno stile di conduzione ed esecuzione che
è quello inconfondibilmente di Druk Yul.
Il Cham più noto è lo Tse
Chu di Paro, che presenta un insieme di rituali
completo e ben eseguito: la sua ubicazione nei pressi dell’unico
aeroporto internazionale ha favorito l’afflusso dei visitatori e
una certa notorietà. Oltre a Paro, le massime espressioni di arte e
di contenuto religioso si riscontrano nelle manifestazioni che si
svolgono a Punakha per il Dromche e
al Trashichhoe di Thimpu per lo Tse Chu. Questi
due Dzong sono la sede dell’Abate del Bhutan, il Je Khempo, e del
corpo monastico principale composto da circa 1600 membri da lui
condotto, che utilizza come propria residenza lo Dzong di Punakha nei
mesi invernali per il clima meno rigido di questa valle e lo Dzong di
Thimpu, il Trashichhoe, nei mesi estivi. Essere parte di questo
selezionato gruppo di monaci è un segno di distinzione: vengono
scelti coloro che hanno elevate qualità di apprendimento spirituale.
Nelle rappresentazioni da loro eseguite si percepisce quindi
un’atmosfera molto forte; gli atti rituali vengono svolti con
precisa disciplina e attenzione ad ogni dettaglio, le cerimonie sono
spesso condotte personalmente dall’abate, a volte alla presenza del
re del Bhutan, e sono arricchite dall’utilizzo di costumi e
maschere particolarmente belli.
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