mercoledì 18 giugno 2014

La diablada, fascino e mistero in Sud America

E' una delle danze folcloristiche di ispirazione religiosa più colorate e originali della Bolivia. La diablada, che prende il nome da diavolo simbolo della danza stessa, ripete coreografie e cantici ancestrali. È nata durante il periodo di colonizzazione spagnola, come una rappresentazione della lotta tra il bene e il male. Nel diciottesimo secolo, i minatori di Oruro decisero: da una parte di dichiarare la Virgen de la Candelaria come Madre protettrice dei lavoratori e dall’altra parte decisero di danzare come diavoli, per non provocare l'ira del Tio della miniera, essere soprannaturale, considerato proprietario dei metalli che può fornire ricchezze o morte all’interno della miniera.
La danza della diablada suggerisce un mondo profondamente legato con il culto del male, il dio andino Supay, da Huari dio della montagna, e il diavolo della liturgia cattolica. La diablada riflette il sincretismo religioso attraverso sontuose forme e colori, che nel corso del tempo ha guadagnato popolarità.

La diablada si balla in Bolivia ma anche in Cile e Perù. Nel 2001 è stata dichiarata patrimonio Unesco.

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