martedì 17 giugno 2014

La Ranchera messicana, icona della musica popolare

Impazza la febbre da Mondiale ma il calcio ci offre l'occasione per conoscere meglio i paesi partecipanti e il “pretesto” per scoprire le loro tradizioni e la loro cultura. Dopo la Capoeira brasialina, parliamo della Ranchera messicana.
Si tratta di un genere musicale popolare della musica messicana. Sottogeneri sono: il huapango, il bolero ranchero, il corrido.
Il ritmo può essere in 3/4, 2/4 o 4/4, riflettendo rispettivamente i ritmi di valzer, polka e bolero. Le canzoni solitamente consistono in: introduzione strumentale, strofa e ritornello; sezione strumentale che ripete la strofa, un'altra strofa, ritornello e una chiusura.
Le sue origini risalgono al XIX secolo, ma si sviluppò nel teatro nazionalista del periodo post-rivoluzionario del 1910 e divenne un'icona dell'espressione popolare del Messico, un simbolo del paese, che si diffuse con grande successo in vari paesi latinoamericani, specialmente grazie al cinema messicano degli anni quaranta, cinquanta e sessanta.
I cantanti professionisti di questo genere sviluppano uno stile estremamente emozionale, una delle cui caratteristiche consiste nel sostenere molto a lungo una nota alla fine di una strofa o di un verso.
Per quanto riguarda i testi, predominarono all'inizio le storie popolari relative alla rivoluzione messicana, la vita contadina, i cavalli, la famiglia, i bar e le cantine e le tragedie amorose, per focalizzarsi maggiormente in seguito su storie d'amore.
Tra i più famosi compositori di ranchera troviamo Cuco Sánchez, Antonio Aguilar e José Alfredo Jiménez, il cantautore più prolifico, che ha composto molti dei pezzi più noti e un totale di oltre mille canzoni.

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