Focus sull'arte e la spiritualità
aborigena ad Orvieto. Entra, infatti, nel vivo la nona edizione del
Festival di Arte e Fede. Dopo l’inaugurazione de “La Moisson
Mistique - La raccolta Mistica” dell’artista Marie Dominique
Miserez, è in programma per stasera, martedì 10 giugno alle 19 a
Palazzo dei Sette di Orvieto, il taglio del nastro di un’altra
mostra, questa volta dedicata alla spiritualità aborigena. L’artista
è Richard J Campbell, uno dei più noti in Australia, che nella sua
“Stations of the cross” testimonia come, appunto, la spiritualità
aborigena possa esprimersi e completarsi attraverso quella cristiana.
All'inaugurazione della mostra,
che resterà aperta fino al 18 Giugno nella sede di Palazzo dei
Sette, prenderà parte S.E. John McCarthy dell'Ambasciata d'Australia
presso la Santa Sede.
“L'arte aborigena australiana è la
più antica tradizione artistica del mondo - spiega il direttore del
Festival Alessandro Lardani - da sempre, espressione culturale e
spirituale che riflette la diversità delle tribù, delle lingue e
dei paesaggi. Si tratta di un'antica forma di arte che si è
riscoperta dopo il 1970, ed è divenuta un movimento artistico unico
del XX secolo. Molti aborigeni sono cristiani, e come Campbell sono
in grado di integrare, nella loro arte, le tradizioni indigene con
quelle cristiane”.
“Questa mostra - prosegue Lardani -
testimonia proprio come la spiritualità aborigena possa esprimersi e
completarsi attraverso quella cristiana. Ad esempio il Cenacolo di
Campbell rispecchia il Corroboree australiano, un raduno sacro dei
leader di una tribù indigena in cui si prendono decisioni
importanti, anche in situazioni difficili di colonizzazione. Ecco la
connessione spirituale della pittura: l’angoscia di Cristo si
incarna nelle continue sofferenze dell’oggi”.
“Abbiamo tutti una connessione
spirituale, noi siamo tutti fratelli e sorelle, con gli animali, gli
alberi, i fiumi e le rocce ... siamo tutti uno in Dio” afferma
Campbell.
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